E’ riconosciuto da tempo come la terapia marziale per bocca sia indicata nella maggior parte dei pazienti anemici ferrocarenti.
La terapia standard prevede l’impiego di 100 mg di ferro elementare in un’unica somministrazione o 100mg in due somministrazioni lontane dai pasti e possibilmente assunte con del succo d’arancia che ne favorisce l’assorbimento. La terapia con ferro per os (il farmaco più utilizzato perché più efficace e meno costoso è il ferro solfato) è efficace però se protratta nel tempo.
Non è raro purtroppo che insorgano effetti collaterali soprattutto intestinali (nausea, vomito, stipsi) o idiosincrasie legate ai coformulanti. Alcuni di questi effetti collaterali potrebbero essere addebitati al ferro elementare in eccesso che, non venendo assorbito, resta libero nel lume intestinale e potrebbe danneggiare la mucosa intestinale per le sue proprietà ossidanti. E’ questo uno dei motivi per cui la terapia con ferro per bocca sarebbe da evitare nel trattamento delle anemie sideropeniche nelle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) specie se non in remissione.
L’impiego di ferro liposomiale, a bassi dosaggi e che non necessita dell’acidità gastrica per poter essere assorbito e non innesca il ciclo dell’epcidina, potrebbe in effetti ridurre i fenomeni di intolleranza ed essere impiegato sia nei pazienti con IBD poiché non libera ferro elementare nel lume intestinale, sia nei pazienti con malassorbimento gastrico: a) per presenza di Helicobacter pylori (HP) non eradicabile, b) per interventi di chirurgia bariatrica, c) per presenza di una gastrite cronica atrofica, d) e/o uso massiccio e prolungato di farmaci inibitori della pompa protonica. Purtroppo al riguardo non sono ancora pubblicati studi che quantifichino l’efficacia di questi prodotti oltre che nei pazienti con anemia da insufficienza renale cronica non in dialisi e ne chiariscano il meccanismo di assorbimento.
Da alcuni anni però in letteratura scientifica sono comparsi dei report che dimostrano come la somministrazione di ferro solfato a basse dosi a giorni alterni sia in grado di mantenere l’efficacia terapeutica evitando il ridotto assorbimento del farmaco il giorno dopo la somministrazione per effetto del rebound di produzione di epcidina legato alla quantità e alla durata del ferro circolante e riducendone gli effetti collaterali
Il report di Moretti riporta quindi una maggior efficacia di dosi di 40 – 80mg di ferro solfato a dì alterni rispetto alla somministrazione giornaliera singola (dimostrando inoltre un maggior numero di effetti collaterali nella somministrazione multipla giornaliera) nel trattamento di pazienti con sideropenia conclamata senza anemia. In una successiva lettera, Schrier suggerisce di implementare questo protocollo anche nei pazienti con anemia sideropenica, mentre Peña-Rosas lo consiglia nelle donne in gravidanza ancora non anemiche ma ferrocarenti.
Restiamo in attesa di conferme per renderlo utilizzabile nella pratica clinica nei pazienti con anemia ferro carente.
Camaschella C. Iron deficiency anemia. NEJM 2015;372(19):1832-43
Lopez A, Cacoub P, Macdougall IC, Peyrin-Biroulet L. Iron deficiency anaemia. Lancet. 2016 Feb 27;387(10021):907-16
Moretti D, Goede JS, Zeder C, Jiskra M, Chatzinakou V, Tjalsma H, Melse-Boonstra A, Brittenham G, Swinkels DW, Zimmermann MB. Oral iron supplements increase hepcidin and decrease iron absorption from daily or twice-daily doses in iron-depleted young women. Blood. 2015 Oct 22;126(17):1981-9. http://www.bloodjournal.org/content/126/17/1981.long?sso-checked=true
Peña-Rosas JP, De-Regil LM, Gomez Malave H, Flores-Urrutia MC, Dowswell T. Intermittent oral iron supplementation during pregnancy. Cochrane Database Syst Rev. 2015 Oct 19;(10):CD009997. doi: 10.1002/14651858.CD009997.pub2.
Pisani A, Riccio E, Sabbatini M, Andreucci M, Del Rio A, Visciano B. Effect of oral liposomal iron versus intravenous iron for treatment of iron deficiency anaemia in CKD patients: a randomized trial. Nephrol Dial Transplant. 2015 Apr;30(4):645-52. doi: 10.1093/ndt/gfu357. Epub 2014 Nov 13
Schrier SL. So you know how to treat iron deficiency anemia. Blood. 2015 Oct 22;126(17):1971. http://www.bloodjournal.org/content/126/17/1971.long